Comunicato stampa del 21 marzo 2014
Visto il contesto storico il
lavoro deve essere il primo punto di ogni programma elettorale, Forza Italia se
ne farà carico nella prossima legislatura nei primi 100 giorni con vari
interventi; il primo, che realizzeremo subito ci impegnerà nella creazione dell’incubatore
di imprese, esso favorirà la nascita e la sperimentazione di nuove idee,
creerà le condizioni di reciproca collaborazione fra i soggetti che ne faranno
parte, favorirà la formazione di nuove società ad alto contenuto tecnologico.
L’incubatore delle imprese, dovrà essere “installato” nell’area
denominata lagaccioni, esso servirà a far nascere varie Start up. Queste
nuove imprese che si occuperanno di innovazione in qualsivoglia ambito
economico, sono la novità che a livello internazionale ha avuto uno step molto
positivo nonostante la crisi. Forza Italia porrà particolare attenzione ai
giovani nella scelta delle nuove realtà, la struttura metterà a disposizione
degli aspiranti imprenditori spazi attrezzati, servizi di consulenza ed
assistenza per far nascere e supportare le nuove idee imprenditoriali.
All’interno dell’incubatore, sarà presente anche un ufficio che si
occuperà essenzialmente di finanziamenti, reperibili tramite l’utilizzo di
bandi europei nazionali e regionali, esso sarà così vicino alle nuove imprese,
ma allo stesso tempo sarà usufruibile da tutti.
L’incubatore d’impresa è il chiaro soggetto non di spesa frazionata,
fatto da incoscienti per farsi belli in campagna elettorale, ma di investimento
atto alla realizzazione di grandi idee e sviluppo concreto, e di conseguenza
creazione di nuovi posti di lavoro.
Non inseguiremo idee assurde, come lo spostamento degli uffici
comunali, perché lagaccioni è un’area prettamente industriale ed in quanto tale
“strategica” per la nuova comunità, che necessita di un incremento di
produzione per risolvere il problema della disoccupazione che ahimè l’affligge.
Forza Italia intende sviluppare lagaccioni e non cambiarne solo l’aspetto estetico. E’ vero che quel
territorio è centrale ai due “ex-comuni”, ma è giusto e rispettoso che in nuovo
ente sia composto da due città divise, con storie proprie, ma integrate in un
unica comunità.

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