PROGRAMMA
ELETTORALE 2014- 2019
Forza
Italia-UDC
CANDIDATO A
SINDACO
Sig. Roberto
Renzi
IMPEGNI CONCRETI
1) Difendere
qualificare ed aumentare il numero dei posti di lavoro sul territorio.
2) Rivalutazione
del centri storici, e rivisitazione degli orari di apertura per quello di
Figline.
3) Abbattimento
vecchio stadio di Incisa, realizzazione di una nuova piazza immersa nel verde
riqualificando il centro, di cui una parte destinata a parcheggi, recupero
dell’area ex cementificio SACCI.
4) Riqualificazione
e difesa Ospedale Serristori.
5) Costruzione
piscina comunale, in una delle due cittadine.
6) Politiche
ambientali incisive per una vera tutela dell’ambiente.
7) Occorre
lavorare sulla SR69 migliorandone la viabilità complessiva, totale eliminazione
dei semafori con nuove rotatorie nella parte di Incisa, per rendere più
scorrevole il traffico in entrata ed in uscita per Firenze e Arezzo.
8) Ripristino
consulta delle frazioni, una nuova comunità necessita un maggior colloquio.
9) Ampliamento
dell’offerta relativa agli asili nido e ai centri estivi, e un più efficace
supporto ai disabili ed agli anziani;
10) Finanziamenti
ed agevolazioni ai commercianti, da impiegare per la riqualificazione delle
insegne e delle vetrine. Rilancio della vivibilità del centro con varie
iniziative;
IMPEGNI PRIORITARI
Al primo posto il lavoro, la rivalutazione dei centri storici e attenzione e focalizzazione sugli investimenti da effettuare per lo sviluppo e la crescita dell’ospedale Serristori.
PRESENTAZIONE
Nel 2006 ho accettato con entusiasmo di candidarmi perché ho visto concretizzarsi, finalmente un progetto a lungo termine; con le elezioni Amministrative del2011 ha
avuto inizio la seconda fase, con la nascita di un programma serio per la
nostra città.
Nel 2006 ho accettato con entusiasmo di candidarmi perché ho visto concretizzarsi, finalmente un progetto a lungo termine; con le elezioni Amministrative del
Mi presento sono Roberto Renzi nato a Figline
Valdarno il 2 aprile del 1971.
Nell’attività politica ho ricoperto il seggio di consigliere
comunale a Figline per il Forza Italia-PDL, sono stato Vice-Presidente del
consiglio comunale, e Presidente della 1à commissione (bilancio), sono stato
membro del coordinamento provinciale di Forza Italia, ed ho avuto l’onore di
essere presente, come delegato, al primo congresso del PDL nel 2009 a Roma.
In questa legislatura mi sono occupato dei più svariati
settori, centro storico, parchimetri, ripristino consulte, abrogazioni di
imposte, sociale, sicurezza ecc.., ma riconosco, non essendo abituato nel
prendere meriti che non mi appartengono, che e solo grazie ai cittadini, che mi
hanno onorato dei loro consigli che oggi posso dire di essere cresciuto personalmente,
permettendo al sottoscritto ed al mio partito di trasformarsi da opposizione a
forza di governo. Dimostrandolo ampiamente cercando ciò che nessun partito
avrebbe voluto, ma che l’onestà ed il rispetto verso le persone che si
rappresentano porta ad eseguire, la fusione fra due comuni, la ricerca di
minori spese e maggior efficienza, una sfida importante realizzata, da attuare
nella sua interezza ora per coglierne i frutti.
PENSIERI AD
ALTA VOCE
L’ottimizzazione
delle risorse, derivanti dal comune unico, e il conseguente risparmio per i
Cittadini saranno il motore trainante per il nostro impegno primario
finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo economico.
Lo sviluppo,
infatti, è la sfida più immediata da raccogliere, ma anche lo stimolo più formidabile
per la nostra città; dallo sviluppo deriva benessere, migliore qualità della
vita, minori conflitti sociali, maggiore coinvolgimento dei cittadini, più
legalità, crescita culturale, più risorse da destinare al sociale.
Dunque,
sviluppo economico e creazione di posti di lavoro; ciò potrà avvenire per mezzo
di incentivi mirati con i quali cercheremo di stimolare gli investimenti di
nuove imprese sul nostro territorio. Per le imprese e le attività esistenti,
saranno erogati finanziamenti ai commercianti, ed agevolazioni sulle tariffe
comunali, da impiegare nella riqualificazione delle insegne e delle vetrine.
Sarà così innescato un circolo virtuoso, che porterà al rilancio della
vivibilità del centro storico con varie iniziative.
SITUAZIONE
ATTUALE
La realtà della
nostra città è sotto gli occhi di tutti.
A fronte di
ricchezze e di buone risorse umane, si è prodotto disastri, basti pensare alle
Lambruschini per far vedere come male siano stati impegnate le risorse
pubbliche, ma anche l’omertà tesa a non ripudiare una storia amministrativa
locale che ha procurato disastri inauditi, come i milioni pagati per l’errore
fatto negli anni settanta con la questione inerente alle vicende di piazza Salvo D’Acquisto.
Ma la
sciocchezza a nostro avviso più grande è il mancato monitoraggio delle risorse
umane, del lavoro e della disoccupazione territoriale, in un periodo specifico
come l’attuale, per questo al primo punto del nostro programma sta il Lavoro,
perché ad oggi non è stato governato.
TUTELA DELLA
SALUTE
La nostra
visione della salute passa attraverso un processo d’integrazione delle
politiche sanitarie, sociali, ambientali, produttive, che meglio possono
garantire il diritto alla salute per tutti.
La tutela della
salute e dell’ambiente devono rappresentare un forte vincolo per i prossimi
anni da parte del comune che deve riacquistare un ruolo guida nei confronti
dell’azienda Sanitaria di Firenze (ASL10), sottraendosi dalle visioni riduttive
ed emarginanti che hanno prodotto in questi anni solo tagli ai servizi e
riduzione complessiva delle risposte ai bisogni della gente.
Siamo anche
favorevoli all’apertura e all’utilizzo da parte di società private di una parte
dell’ospedale, poiché attualmente le sale operatorie vengono utilizzate al 26%
delle loro potenzialità, fortemente sottoutilizzate rispetto al costo della
loro realizzazione, occorre creare una sinergia fra pubblico e privato sarebbe
una ottima risposta ai bisogni della gente in ambito locale e non solo.
VIABILITÀ
I ritardi decennali nello sviluppo delle infrastrutture, le piste ciclabili ad oggi inesistenti, l’ordinaria manutenzione spesso inadeguata ci porteranno a dover avviare da zero molte azioni; e non semplicemente a migliorare una situazione attualmente compromessa e irrecuperabile. Basta con le iniziative tampone e con le idee estemporanee: occorre progettare in primis un piano di sviluppo con tempistiche certe e rigorose.
I ritardi decennali nello sviluppo delle infrastrutture, le piste ciclabili ad oggi inesistenti, l’ordinaria manutenzione spesso inadeguata ci porteranno a dover avviare da zero molte azioni; e non semplicemente a migliorare una situazione attualmente compromessa e irrecuperabile. Basta con le iniziative tampone e con le idee estemporanee: occorre progettare in primis un piano di sviluppo con tempistiche certe e rigorose.
Bisogna fare
presto a reperire i fondi per la realizzazione del secondo ponte sull’Arno,
allo stato attuale questo non è finanziato se non per la progettazione
definitiva, e siamo appena agli inizi di un lavoro che avrebbe dovuto esser già
finito da alcuni decenni.
Non è più
rinviabile la conclusione della cosi detta variantina interna, per intendersi
il passante che dalla località La Massa attraversando la zona industriale porta
al ponte dell’Arno incrociando via Bianca Pampoloni. Ormai sono anni che questo
progetto risalente agli anni ottanta doveva essere concluso, ma Comune e
Provincia non sono rusciti a concretizzare un’opera altamente necessaria per la
viabilità e vivibilità locale, sono stati realizzati due stralci manca il terzo
conclusivo e più importante con l’attraversamento della zona commerciale e del
torrente Ponterosso, se la mancata conclusione fosse imputabile ad errori di
progetto complessivo dell’area in oggetto occorre rivalersi su coloro che gli
hanno commessi e comunque l’intero tratto stradale va concluso in tempi rapidi.
Occorre
lavorare sulla SR69 migliorandone la scorrevolezza per alleggerire il traffico
ivi presente, ciò si ottiene con la totale eliminazione dei semafori e la
realizzazione di marciapiedi, in molti tratti mancanti, che colleghino in
sicurezza, per i pedoni, zone commerciali che compongono il comune unico di
Figline e Incisa Per quanto riguarda
l’ultimo semaforo in Figline posto in zona supermercato eurospar, sarà aiutato
e protetto il passaggio dei pedoni per mezzo di aiuole poste al centro della
carreggiata sia a monte che a valle, i
passaggi pedonali della regionale 69 saranno dotati di segnalazione luminosa a
terra per migliorare e coadiuvare l’automobilista nella visione del pedone.
Tutto ciò deve essere realizzato anche ad Incisa ove tre semafori bloccano la
scorrevolezza. Inoltre occorre realizzare una rotatoria di fronte al casello autostradale,
chiaramente con accordi con il comune di Reggello e la Società Autostrade
poiché l’immissione al casello è altamente pericolosa.
Dovremo
rinegoziare le tempistiche della nuova circonvallazione, tuttora ferma, in riva
destra dell’Arno per i lotti ricadenti nel comune di Figline e Incisa, ancora
non realizzati; tale situazione dura da
anni, ma visto che forse è stato trovato il tracciato finale, è ora che
si portino a conoscenza dei cittadini i tempi certi per la realizzazione di
un’opera di fondamentale importanza per l’intero Valdarno.
Il tormento
della viabilità e del traffico può essere risolto dando più spazio allo studio
ed alla programmazione dei flussi veicolari; senza tale studio qualsivoglia
progetto può avere buoni effetti anche solo per puro caso; ma dal momento che
per queste sperimentazioni al buio si impiega denaro pubblico non ci sembra
logico promettere soluzioni non calcolate e risolutive: i parcheggi limitrofi
alla stazione ferroviaria devono farci ben pensare a ciò. A tal proposito
porremo la nostra attenzione al deposito delle ferrovie dello stato, perché
esso venga messo a disposizione delle auto dei cittadini, pur rimanendo di
proprietà di Trenitalia, come già avviene ad Arezzo e in altre città.
Recupereremo la
parte storica della Città favorendo i rifacimenti di strade e marciapiedi, con nuovi parcheggi, dando
particolare attenzione alle barriere architettoniche.
URBANISTICA
e CENTRI STORICI
Una città a
misura d’uomo, nella quale la qualità della vita sia l’interesse primario, può
nascere solo da una programmazione urbanistica attenta e mirata sulle esigenze
del Cittadino e della collettività.
Nei primi due anni di mandato cureremo il recupero del centro storico, lo studio per la ripavimentazione, l’illuminazione e l’arredo di piazza Marsilio Ficino e dei corsi Mazzini e Matteotti. Si procederà all’eliminazione dell’attuale suddivisione in zona aperta al traffico e zona pedonalizzata, alla riapertura della piazza nella sua interezza nei giorni feriali ed alla chiusura al traffico veicolare nei giorni festivi ed al sabato pomeriggio, nel pieno rispetto di come attualmente la popolazione impegna il Centro.
Riqualificheremo
il progetto delle scuole Lambruschini ricercando il loro aspetto
originario, elimineremo la struttura frontale
in acciaio, ricostruendo il cortile realizzando di nuovo il cancello ed il
muretto lungo fronte via Fabbrini, demoliremo la torre fino all'altezza degli
edifici del tessuto urbano adiacente, ed elimineremo parte del rivestimento
laterale prospiciente i giaredini Morelli.
Abbatteremo il
vecchio stadio di calcio di Incisa, per ricavare gli ettari necessari
alla realizzazione del centro urbano, mancante nella località. Realizzeremo in
quei terreni una nuova piazza per consentire agli abitanti di potersi ritrovare
lontani dal traffico immersi nel verde, ed utilizzeremo parte del terreno per
costruire nuovi parcheggi.
I mercati settimanali devono essere veicolo di interesse
anche per le attività commerciali locali, per questo motivo il mercato deve
essere ridisegnato sia a Figline sia ad Incisa, ed i banchi devono essere
fronte negozio lasciando l’interno chiuso e non visibile, al fine di nascondere
i rifiuti. Occorre rimodulare il mercato e rivederlo da un punto di vista della
sicurezza.
Nei centri storici devono essere concesse delle zone, non
removibili ai bar e ristoranti, tale concessione deve essere regolamentata da
un piano di decoro urbano ben delineato.
Ogni strada o piazza non dovrà avere più del 50% dei posti
auto a pagamento.
Per quanto
riguarda le casse di espansione del fiume Arno - un intervento finanziato dal
ministero delle infrastrutture e dalla Regione Toscana che farà ricadere sul
territorio figlinese alcuni milioni di euro – riteniamo che essa sia un’opera
idraulica necessaria per la messa in sicurezza di Firenze e del Valdarno;
Figline per questa opera mette a disposizione il territorio e i propri uffici,
e deve avere in cambio opere compensative e l’opportunità di lavoro per nuove
imprese e lavoratori del comprensorio.
VERDE PUBBLICO
E AMBIENTE
La qualità
della vita non può prescindere dalla riqualificazione urbana, dalla
valorizzazione dell’ambiente e dalla tutela del verde pubblico. Ecco perché nel
nostro programma prevediamo anche il recupero dei giardini, che una programmazione
miope dei precedenti sindaci ha sminuzzato
in varie zone della Città in piccoli appezzamenti, rendendo
impraticabile una corretta manutenzione degli stessi. Procederemo alla
diminuzione del numero dei giardini, e al contestuale aumento della loro superficie,
per migliorare la manutenzione e la vivibilità degli stessi. La gestione degli
spazi più piccoli sarà assicurata dalla collaborazione con le associazioni.
POLITICA DEL PERSONALE
La qualità della vita nasce dal
coordinamento del personale. Per conseguire tale obiettivo si cercherà di
privilegiare la politica dell'uomo giusto e competente per esercitare le
funzioni e le mansioni specifiche, tenendo conto della idoneità e della
capacità, senza dimenticare che la componente professionale deve essere supportata
da una imprescindibile valenza morale ed etica dedicando le risorse economiche
incentivando solo il merito e non utilizzando il sistema a pioggia
SVILUPPO
DELL' AMMINISTRAZIONE
L'amministrazione
comunale non deve più essere una struttura burocratica che "governa il
quotidiano" e che gestisce il bilancio in maniera miope e senza
programmazione.
Il Comune deve
essere la casa di tutti i cittadini, aperto alle idee ed alle iniziative
migliori, senza pregiudizi, un luogo fervido di attività. Per far ciò sarà
necessario in primo luogo eliminare gli sprechi, con un puntuale e qualificato
contenimento dei costi del bilancio, mutuando dalla saggezza popolare il
principio secondo il quale "ogni soldo risparmiato è un soldo
guadagnato". L'ottimizzazione delle risorse, quindi, passa da una analisi
professionale di tutte le pieghe del bilancio e da un monitoraggio esaustivo di
tutto il patrimonio comunale.
Il Comune deve
essere volano per la crescita economica, sociale e culturale.
Gli
investimenti devono essere stimolati e coordinati, potenziando le occasioni di
nascita di imprese.
La ricerca
metodologica e costante dei fondi cui attingere deve essere impegno precipuo
per l'amministrazione, che deve coinvolgere i giovani laureati nelle discipline
idonee.
Questa politica
mirante alla maggiore utilizzazione delle risorse deve anche valutare la
possibilità di ridurre le imposte comunali, da ciò tutto ciò che verrà
risparmiato grazie alla fusione appena realizzata comporterà una diminuzione di
imposte.
Questa eventualità,
certamente, dovrà tener conto anche dello stato delle finanze attualmente
esistente. In tale ambito dovrà essere rivisto anche l'assetto della gestione
dei rifiuti: il rapporto qualità/prezzo di tale servizio è - quantomeno –
deficitario, con la richiesta di scioglimento del contratto che ci lega alla
compartecipata AER, per fare una vera gara d’appalto al fine di svincolare i cittadini da una
esperienza costosa per le proprie tasche e fallimentare nei risultati.
Eliminazione
del porta a porta estremamente costoso e non efficace in quanto non eseguito in
tutto il territorio comunale; dal momento che tale estensione è impossibile
economicamente, si procederà valorizzando la personalità ecologica della
cittadinanza.
SVILUPPO
CONTRO LA DISOCCUPAZIONE
Stimolare la
crescita economica è l'unica speranza per dare risposte concrete alla disperata
ricerca di lavoro da parte dei nostri giovani. Per combattere questa piaga
bisogna dare anche risposte a coloro i quali perdono il lavoro in una fase più
avanzata della propria vita professionale, senza possibilità di reinserimento
nel posto di lavoro. Sarà dunque nostra cura favorire e finanziare corsi di
formazione e riqualificazione del personale per favorirne il reinserimento nel
mondo del lavoro.
in primis, ci impegneremo
nella creazione dell’incubatore di imprese, esso favorirà la nascita e
la sperimentazione di nuove idee, creerà le condizioni di reciproca
collaborazione fra i soggetti che ne faranno parte, favorirà la formazione di
nuove società ad alto contenuto tecnologico. L’incubatore d’impresa è il chiaro
soggetto non di spesa frazionata, fatto da incoscienti per farsi belli in
campagna elettorale, ma di investimento atto alla realizzazione di grandi idee
e sviluppo concreto, e di conseguenza creazione di nuovi posti di lavoro.
Lagaccioni è un’area prettamente industriale ed in quanto
tale “strategica” per la nuova comunità, deve restare tale perché la
nostra comunità necessita di un incremento di produzione per risolvere il
problema della disoccupazione.
Dobbiamo assolutamente elaborare un piano di finanziamento
per il commercio, poiché attualmente la crisi ha ridotto i ricavi di questi
operatori, dobbiamo rimodulare l’imposizione fiscale soprattutto per quanto
riguarda la tariffa comunale tares, per renderla più omogenea.
Creeremo un ufficio che si
occuperà essenzialmente di finanziamenti, reperibili tramite l’utilizzo di
bandi europei nazionali e regionali, esso sarà così vicino alle nuove imprese,
ma allo stesso tempo sarà usufruibile da tutti.
Monitoreremo la
disoccupazione e l’occupazione cittadina, ad oggi ignorata dalle
amministrazioni che ci hanno preceduto, per ben modulare i futuri interventi.
SICUREZZA
La nostra idea di fondo parte
dalla convinzione che per rafforzare il senso di sicurezza nelle persone
occorra investire nella prevenzione attivando politiche pubbliche di lungo
periodo e dal presupposto che l'insicurezza urbana è la percezione del pericolo
e della paura nel territorio e che la criminalità non è frutto di una
predisposizione individuale quanto di fattori che creano e favoriscono le
opportunità criminose
Per conseguire tali effetti
sarà indispensabile portare a compimento i seguenti dieci punti:
1.
Alleviare la carenza di organico del corpo, traendo
dagli uffici, idoneo personale amministrativo da adibire a mansioni non
operative, (come il controllo dei parchimetri, e la consegna delle notifiche)
per liberare risorse umane destinate agli importanti compiti di pubblica
sicurezza.
2.
Allo stesso scopo prendere in considerazione la possibilità
di ridistribuire su altri uffici il carico burocratico che grava sulla Polizia
Municipale, liberando agenti da impiegare per la sicurezza.
3.
Prendere contatto con le organizzazioni locali di
volontariato, in particolare con i carabinieri in congedo, per effettuare
vigilanza diurna dei giardini comunali frequentati da anziani e bambini.
4.
Anche ad evitare costosi e diseducativi atti di
vandalismo, procedere alla chiusura notturna delle aree pubbliche, iniziando
dal giardino Morelli, in quanto la cosa è già possibile e di facile
realizzazione.
5.
Implementare un numero verde gratuito, verso il quale
qualsiasi cittadino possa rivolgersi in maniera del tutto anonima, per
denunciare agli addetti alla sicurezza eventuali situazioni di pericolo.
6.
Avviare uno studio,
per progettare un adeguato servizio di video-sorveglianza, al fine di poter
avere maggior controllo sul territorio. Inoltre si richiede che tale servizio
venga messo a disposizione di tutte le forze di polizia del nostro territorio.
CULTURA E
SCUOLA
Sarà compito
della nostra amministrazione instaurare un dialogo continuo con la scuola per
favorire la condivisione di quelle risorse importantissime delle quali la
scuola non può fare a meno; nel rispetto dell’autonomia propria
dell’Istituzione Scolastica l’Amministrazione Comunale dovrà interagire
strettamente con la scuola ed adempiere con puntualità ai propri compiti e
doveri.
Il mondo della
scuola, della formazione, dell’educazione è strettamente a contatto con quello
della cultura.
Purtroppo fino
ad oggi questi due aspetti dello stesso problema sono rimasti distinti e poco
coordinati, perché le risorse della cultura sono state ampiamente profuse a un
target limitato. Fino ad ora la scelta delle amministrazioni passate è stata
quella di proporre eventi di valore, ma di alto costo e bassa fruibilità da
parte della gente, oppure eventi “popolari” ma di valore culturale molto minore.
Occorre promuovere il più ampio coordinamento con tutte quelle realtà che ci
consentano di proporre eventi di grande
valore culturale e ampia fruibilità da parte dei cittadini ad un costo più contenuto
aprendo il teatro comunale Garibaldi qualche sera in più.
NUOVI SPAZI
PER LA CULTURA
Posizionamento
del centro informazioni turistiche al piano terreno del Palazzo Pretorio di Figline
ed in centro ad Incisa.
Il Palazzo
Pretorio nei piani superiori deve divenire un area museale permanente aperta
tutto l’anno; occorre altresì che parte degli introiti ricavati dalla tassa di
soggiorno siano destinati al personale
che occorre per tenere aperti tutti quei luoghi di interesse artistico in modo da
proporli come visite turistiche, tutto ciò porterà ad un reale incremento del
servizio reso in modo da far conoscere al meglio le bellezze artistiche del
nostro territorio.
SVILUPPO PER
IL SOCIALE
Una città
civile deve garantire a tutti i
diversamente abili ed ai malati servizi terapeutici e riabilitativi volti ad
assicurare il recupero e il mantenimento di una qualità decorosa della vita, e
de deve eliminare tutte le barriere architettoniche, realizzando un programma
pluriennale, viste le attuali deficienze.
Ma oltre alle
barriere materiali bisogna abbattere ben altri ostacoli: rivoluzione culturale
è rispetto per l'altro, specie se più debole.
Questo patto
tra compartecipi responsabili e consapevoli di una stessa comunità porta ad una
maggiore attenzione per gli ultimi, per i diversi, per i più deboli.
Occorrerà
inoltre provvedere ad un ampliamento e degli asili nido, e dei centri estivi,
per poter fornire un maggiore supporto
ai giovanissimi, alle famiglie, ai disabili ed agli anziani.
CRITICITA’
No alla
discarica delle Borra, ancora prevista dal piano provinciale dei rifiuti. Lo
stesso piano ne evidenzia infatti a più riprese la criticità e il costo. La
nostra difesa di quel territorio sarà strenua e senza sconti. Se disposizioni
di legge superiori ci costringessero a impegnare comunque quell’area dovranno
essere concessi massimi benefici in termini economici e infrastrutturali per la
comunità figlinese.
Scuola
Lambruschini: una vicenda nata male e che rischia di finire peggio. Un progetto
che non abbiamo condiviso, che riteniamo costoso e inadatto al tessuto
urbanistico del nostro Centro Storico. Che purtroppo dovrà essere terminato, ma
non impegneremo gli sforzi profusi nella fusione dei due comuni per ultimarlo,
occorre che gli enti locali maggiori ne trovino una soluzione veloce, tutto ciò
non sarà impattante per i cittadini, in quanto nelle casse del comune
stazionano tre milioni di EURO che sono fermi per il patto di stabilità, ma a
disposizione per l’opera che quindi andrà avanti, come detto in precedenza nel
programma, nonostante l’attesa per l’arrivo di nuovi fondi, che se non
arriveranno ci costringeranno ad un forte ridimensionamento del progetto.
IMPIANTI
SPORTIVI
Al nuovo comune
occorre un piano pluriennale, ma soprattutto un patto che impegni più
legislature per realizzare tutto ciò che manca.
Occorre
realizzare una pista regolamentare per l’atletica, un progetto per la
realizzazione del palasport comunale, ma soprattutto dopo innumerevoli scuse,
crediamo sia giusto e che il tempo sia maturo per la realizzazione della
piscina.
SVILUPPO
ARCHITETTONICO E QUALITA' DELLA VITA
L’amministrazione
uscente non si è mostrata capace di incidere realmente sullo sviluppo
urbanistico del territorio; invece di promuovere interventi di qualità ed a
misura d’uomo, ha bloccato le potenzialità del territorio su
costruzioni-alveare, non ancora compiute e che forse rimarranno tali. Noi
invertiremo questa tendenza, favoriremo il recupero di unità abitative storiche
e vivibili, strutturate per famiglie che crescono e non per single. Il
programma mira, come accennato, a provocare una svolta che vede le potenzialità
della futura crescita demografica verso una realtà cittadina apatica, che non
mostra alcuna progettualità, ma si manifesta solo come un dormitorio
metropolitano.
La qualità
della vita va intesa come miglioramento delle condizioni generali del singolo
all'interno di una comunità consapevole dei valori della vita.
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