Programma Elettorale

PROGRAMMA ELETTORALE 2014- 2019

Forza Italia-UDC

CANDIDATO A SINDACO

Sig. Roberto Renzi


IMPEGNI CONCRETI

1)      Difendere qualificare ed aumentare il numero dei posti di lavoro sul territorio.
2)      Rivalutazione del centri storici, e rivisitazione degli orari di apertura per quello di Figline.
3)      Abbattimento vecchio stadio di Incisa, realizzazione di una nuova piazza immersa nel verde riqualificando il centro, di cui una parte destinata a parcheggi, recupero dell’area ex cementificio SACCI.
4)      Riqualificazione e difesa Ospedale Serristori.
5)      Costruzione piscina comunale, in una delle due cittadine.
6)      Politiche ambientali incisive per una vera tutela dell’ambiente.
7)      Occorre lavorare sulla SR69 migliorandone la viabilità complessiva, totale eliminazione dei semafori con nuove rotatorie nella parte di Incisa, per rendere più scorrevole il traffico in entrata ed in uscita per Firenze e Arezzo.
8)      Ripristino consulta delle frazioni, una nuova comunità necessita un maggior colloquio.
9)      Ampliamento dell’offerta relativa agli asili nido e ai centri estivi, e un più efficace supporto ai disabili ed agli anziani;
10)  Finanziamenti ed agevolazioni ai commercianti, da impiegare per la riqualificazione delle insegne e delle vetrine. Rilancio della vivibilità del centro con varie iniziative;


IMPEGNI PRIORITARI

Al primo posto il lavoro, la rivalutazione dei centri storici e attenzione e focalizzazione sugli investimenti da effettuare per lo sviluppo e la crescita dell’ospedale Serristori.

PRESENTAZIONE
Nel 2006 ho accettato con entusiasmo di candidarmi perché ho visto concretizzarsi, finalmente un progetto a lungo termine; con le elezioni Amministrative del 2011 ha avuto inizio la seconda fase, con la nascita di un programma serio per la nostra città.
Mi presento sono Roberto Renzi nato a Figline Valdarno il 2 aprile del 1971.
Nell’attività politica ho ricoperto il seggio di consigliere comunale a Figline per il Forza Italia-PDL, sono stato Vice-Presidente del consiglio comunale, e Presidente della 1à commissione (bilancio), sono stato membro del coordinamento provinciale di Forza Italia, ed ho avuto l’onore di essere presente, come delegato, al primo congresso del PDL nel 2009 a Roma.

In questa legislatura mi sono occupato dei più svariati settori, centro storico, parchimetri, ripristino consulte, abrogazioni di imposte, sociale, sicurezza ecc.., ma riconosco, non essendo abituato nel prendere meriti che non mi appartengono, che e solo grazie ai cittadini, che mi hanno onorato dei loro consigli che oggi posso dire  di essere cresciuto personalmente, permettendo al sottoscritto ed al mio partito di trasformarsi da opposizione a forza di governo. Dimostrandolo ampiamente cercando ciò che nessun partito avrebbe voluto, ma che l’onestà ed il rispetto verso le persone che si rappresentano porta ad eseguire, la fusione fra due comuni, la ricerca di minori spese e maggior efficienza, una sfida importante realizzata, da attuare nella sua interezza ora per coglierne i frutti.
PENSIERI AD ALTA VOCE
L’ottimizzazione delle risorse, derivanti dal comune unico, e il conseguente risparmio per i Cittadini saranno il motore trainante per il nostro impegno primario finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo economico.
Lo sviluppo, infatti, è la sfida più immediata da raccogliere, ma anche lo stimolo più formidabile per la nostra città; dallo sviluppo deriva benessere, migliore qualità della vita, minori conflitti sociali, maggiore coinvolgimento dei cittadini, più legalità, crescita culturale, più risorse da destinare al sociale.
Dunque, sviluppo economico e creazione di posti di lavoro; ciò potrà avvenire per mezzo di incentivi mirati con i quali cercheremo di stimolare gli investimenti di nuove imprese sul nostro territorio. Per le imprese e le attività esistenti, saranno erogati finanziamenti ai commercianti, ed agevolazioni sulle tariffe comunali, da impiegare nella riqualificazione delle insegne e delle vetrine. Sarà così innescato un circolo virtuoso, che porterà al rilancio della vivibilità del centro storico con varie iniziative.
SITUAZIONE ATTUALE
La realtà della nostra città è sotto gli occhi di tutti.
A fronte di ricchezze e di buone risorse umane, si è prodotto disastri, basti pensare alle Lambruschini per far vedere come male siano stati impegnate le risorse pubbliche, ma anche l’omertà tesa a non ripudiare una storia amministrativa locale che ha procurato disastri inauditi, come i milioni pagati per l’errore fatto negli anni settanta con la questione inerente alle vicende di  piazza Salvo D’Acquisto.
Ma la sciocchezza a nostro avviso più grande è il mancato monitoraggio delle risorse umane, del lavoro e della disoccupazione territoriale, in un periodo specifico come l’attuale, per questo al primo punto del nostro programma sta il Lavoro, perché ad oggi non è stato governato.
TUTELA DELLA SALUTE
La nostra visione della salute passa attraverso un processo d’integrazione delle politiche sanitarie, sociali, ambientali, produttive, che meglio possono garantire il diritto alla salute per tutti.
La tutela della salute e dell’ambiente devono rappresentare un forte vincolo per i prossimi anni da parte del comune che deve riacquistare un ruolo guida nei confronti dell’azienda Sanitaria di Firenze (ASL10), sottraendosi dalle visioni riduttive ed emarginanti che hanno prodotto in questi anni solo tagli ai servizi e riduzione complessiva delle risposte ai bisogni della gente.
Siamo anche favorevoli all’apertura e all’utilizzo da parte di società private di una parte dell’ospedale, poiché attualmente le sale operatorie vengono utilizzate al 26% delle loro potenzialità, fortemente sottoutilizzate rispetto al costo della loro realizzazione, occorre creare una sinergia fra pubblico e privato sarebbe una ottima risposta ai bisogni della gente in ambito locale e non solo.
VIABILITÀ
I ritardi decennali nello sviluppo delle infrastrutture, le piste ciclabili ad oggi inesistenti, l’ordinaria manutenzione spesso inadeguata ci porteranno a dover avviare da zero molte azioni; e non semplicemente a migliorare una situazione attualmente compromessa e irrecuperabile. Basta con le iniziative tampone e con le idee estemporanee: occorre progettare in primis un piano di sviluppo con tempistiche certe e rigorose.
Bisogna fare presto a reperire i fondi per la realizzazione del secondo ponte sull’Arno, allo stato attuale questo non è finanziato se non per la progettazione definitiva, e siamo appena agli inizi di un lavoro che avrebbe dovuto esser già finito da alcuni decenni.
Non è più rinviabile la conclusione della cosi detta variantina interna, per intendersi il passante che dalla località La Massa attraversando la zona industriale porta al ponte dell’Arno incrociando via Bianca Pampoloni. Ormai sono anni che questo progetto risalente agli anni ottanta doveva essere concluso, ma Comune e Provincia non sono rusciti a concretizzare un’opera altamente necessaria per la viabilità e vivibilità locale, sono stati realizzati due stralci manca il terzo conclusivo e più importante con l’attraversamento della zona commerciale e del torrente Ponterosso, se la mancata conclusione fosse imputabile ad errori di progetto complessivo dell’area in oggetto occorre rivalersi su coloro che gli hanno commessi e comunque l’intero tratto stradale va concluso in tempi rapidi.
Occorre lavorare sulla SR69 migliorandone la scorrevolezza per alleggerire il traffico ivi presente, ciò si ottiene con la totale eliminazione dei semafori e la realizzazione di marciapiedi, in molti tratti mancanti, che colleghino in sicurezza, per i pedoni, zone commerciali che compongono il comune unico di Figline e Incisa  Per quanto riguarda l’ultimo semaforo in Figline posto in zona supermercato eurospar, sarà aiutato e protetto il passaggio dei pedoni per mezzo di aiuole poste al centro della carreggiata sia  a monte che a valle, i passaggi pedonali della regionale 69 saranno dotati di segnalazione luminosa a terra per migliorare e coadiuvare l’automobilista nella visione del pedone. Tutto ciò deve essere realizzato anche ad Incisa ove tre semafori bloccano la scorrevolezza. Inoltre occorre realizzare una rotatoria di fronte al casello autostradale, chiaramente con accordi con il comune di Reggello e la Società Autostrade poiché l’immissione al casello è altamente pericolosa.
Dovremo rinegoziare le tempistiche della nuova circonvallazione, tuttora ferma, in riva destra dell’Arno per i lotti ricadenti nel comune di Figline e Incisa, ancora non realizzati; tale situazione dura da  anni, ma visto che forse è stato trovato il tracciato finale, è ora che si portino a conoscenza dei cittadini i tempi certi per la realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per l’intero Valdarno.
Il tormento della viabilità e del traffico può essere risolto dando più spazio allo studio ed alla programmazione dei flussi veicolari; senza tale studio qualsivoglia progetto può avere buoni effetti anche solo per puro caso; ma dal momento che per queste sperimentazioni al buio si impiega denaro pubblico non ci sembra logico promettere soluzioni non calcolate e risolutive: i parcheggi limitrofi alla stazione ferroviaria devono farci ben pensare a ciò. A tal proposito porremo la nostra attenzione al deposito delle ferrovie dello stato, perché esso venga messo a disposizione delle auto dei cittadini, pur rimanendo di proprietà di Trenitalia, come già avviene ad Arezzo e in altre città.
Recupereremo la parte storica della Città favorendo i rifacimenti di strade  e marciapiedi, con nuovi parcheggi, dando particolare attenzione alle barriere architettoniche.
URBANISTICA e CENTRI STORICI
Una città a misura d’uomo, nella quale la qualità della vita sia l’interesse primario, può nascere solo da una programmazione urbanistica attenta e mirata sulle esigenze del Cittadino e della collettività.

Nei primi due anni di mandato cureremo il recupero del centro storico, lo studio per la ripavimentazione, l’illuminazione e l’arredo di piazza Marsilio Ficino e dei corsi Mazzini e Matteotti. Si procederà all’eliminazione dell’attuale suddivisione in zona  aperta al traffico e zona pedonalizzata, alla riapertura della piazza nella sua interezza nei giorni feriali ed alla chiusura al traffico veicolare nei giorni festivi ed al sabato pomeriggio, nel pieno rispetto di come attualmente la popolazione impegna il Centro.
Riqualificheremo il progetto delle scuole Lambruschini ricercando il loro aspetto originario,  elimineremo la struttura frontale in acciaio, ricostruendo il cortile realizzando di nuovo il cancello ed il muretto lungo fronte via Fabbrini, demoliremo la torre fino all'altezza degli edifici del tessuto urbano adiacente, ed elimineremo parte del rivestimento laterale prospiciente i giaredini Morelli.

Abbatteremo il  vecchio stadio di calcio di Incisa, per ricavare gli ettari necessari alla realizzazione del centro urbano, mancante nella località. Realizzeremo in quei terreni una nuova piazza per consentire agli abitanti di potersi ritrovare lontani dal traffico immersi nel verde, ed utilizzeremo parte del terreno per costruire nuovi parcheggi.

I mercati settimanali devono essere veicolo di interesse anche per le attività commerciali locali, per questo motivo il mercato deve essere ridisegnato sia a Figline sia ad Incisa, ed i banchi devono essere fronte negozio lasciando l’interno chiuso e non visibile, al fine di nascondere i rifiuti. Occorre rimodulare il mercato e rivederlo da un punto di vista della sicurezza.
Nei centri storici devono essere concesse delle zone, non removibili ai bar e ristoranti, tale concessione deve essere regolamentata da un piano di decoro urbano ben delineato.

Ogni strada o piazza non dovrà avere più del 50% dei posti auto a pagamento.
Per quanto riguarda le casse di espansione del fiume Arno - un intervento finanziato dal ministero delle infrastrutture e dalla Regione Toscana che farà ricadere sul territorio figlinese alcuni milioni di euro – riteniamo che essa sia un’opera idraulica necessaria per la messa in sicurezza di Firenze e del Valdarno; Figline per questa opera mette a disposizione il territorio e i propri uffici, e deve avere in cambio opere compensative e l’opportunità di lavoro per nuove imprese e lavoratori del comprensorio.






VERDE PUBBLICO E AMBIENTE
La qualità della vita non può prescindere dalla riqualificazione urbana, dalla valorizzazione dell’ambiente e dalla tutela del verde pubblico. Ecco perché nel nostro programma prevediamo anche il recupero dei giardini, che una programmazione miope dei precedenti sindaci ha sminuzzato  in varie zone della Città in piccoli appezzamenti, rendendo impraticabile una corretta manutenzione degli stessi. Procederemo alla diminuzione del numero dei giardini, e al contestuale aumento della loro superficie, per migliorare la manutenzione e la vivibilità degli stessi. La gestione degli spazi più piccoli sarà assicurata dalla collaborazione con le associazioni.
POLITICA DEL PERSONALE
La qualità della vita nasce dal coordinamento del personale. Per conseguire tale obiettivo si cercherà di privilegiare la politica dell'uomo giusto e competente per esercitare le funzioni e le mansioni specifiche, tenendo conto della idoneità e della capacità, senza dimenticare che la componente professionale deve essere supportata da una imprescindibile valenza morale ed etica dedicando le risorse economiche incentivando solo il merito e non utilizzando il sistema a pioggia
SVILUPPO DELL' AMMINISTRAZIONE
L'amministrazione comunale non deve più essere una struttura burocratica che "governa il quotidiano" e che gestisce il bilancio in maniera miope e senza programmazione.
Il Comune deve essere la casa di tutti i cittadini, aperto alle idee ed alle iniziative migliori, senza pregiudizi, un luogo fervido di attività. Per far ciò sarà necessario in primo luogo eliminare gli sprechi, con un puntuale e qualificato contenimento dei costi del bilancio, mutuando dalla saggezza popolare il principio secondo il quale "ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato". L'ottimizzazione delle risorse, quindi, passa da una analisi professionale di tutte le pieghe del bilancio e da un monitoraggio esaustivo di tutto il patrimonio comunale.
Il Comune deve essere volano per la crescita economica, sociale e culturale.
Gli investimenti devono essere stimolati e coordinati, potenziando le occasioni di nascita di imprese.
La ricerca metodologica e costante dei fondi cui attingere deve essere impegno precipuo per l'amministrazione, che deve coinvolgere i giovani laureati nelle discipline idonee.
Questa politica mirante alla maggiore utilizzazione delle risorse deve anche valutare la possibilità di ridurre le imposte comunali, da ciò tutto ciò che verrà risparmiato grazie alla fusione appena realizzata comporterà una diminuzione di imposte.
Questa eventualità, certamente, dovrà tener conto anche dello stato delle finanze attualmente esistente. In tale ambito dovrà essere rivisto anche l'assetto della gestione dei rifiuti: il rapporto qualità/prezzo di tale servizio è - quantomeno – deficitario, con la richiesta di scioglimento del contratto che ci lega alla compartecipata AER, per fare una vera gara d’appalto  al fine di svincolare i cittadini da una esperienza costosa per le proprie tasche e fallimentare nei risultati.
Eliminazione del porta a porta estremamente costoso e non efficace in quanto non eseguito in tutto il territorio comunale; dal momento che tale estensione è impossibile economicamente, si procederà valorizzando la personalità ecologica della cittadinanza.  
SVILUPPO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE
Stimolare la crescita economica è l'unica speranza per dare risposte concrete alla disperata ricerca di lavoro da parte dei nostri giovani. Per combattere questa piaga bisogna dare anche risposte a coloro i quali perdono il lavoro in una fase più avanzata della propria vita professionale, senza possibilità di reinserimento nel posto di lavoro. Sarà dunque nostra cura favorire e finanziare corsi di formazione e riqualificazione del personale per favorirne il reinserimento nel mondo del lavoro.

in primis, ci impegneremo nella creazione dell’incubatore di imprese, esso favorirà la nascita e la sperimentazione di nuove idee, creerà le condizioni di reciproca collaborazione fra i soggetti che ne faranno parte, favorirà la formazione di nuove società ad alto contenuto tecnologico. L’incubatore d’impresa è il chiaro soggetto non di spesa frazionata, fatto da incoscienti per farsi belli in campagna elettorale, ma di investimento atto alla realizzazione di grandi idee e sviluppo concreto, e di conseguenza creazione di nuovi posti di lavoro.

Lagaccioni è un’area prettamente industriale ed in quanto tale “strategica” per la nuova comunità, deve restare tale perché la nostra comunità necessita di un incremento di produzione per risolvere il problema della disoccupazione.

Dobbiamo assolutamente elaborare un piano di finanziamento per il commercio, poiché attualmente la crisi ha ridotto i ricavi di questi operatori, dobbiamo rimodulare l’imposizione fiscale soprattutto per quanto riguarda la tariffa comunale tares, per renderla più omogenea.

Creeremo un ufficio che si occuperà essenzialmente di finanziamenti, reperibili tramite l’utilizzo di bandi europei nazionali e regionali, esso sarà così vicino alle nuove imprese, ma allo stesso tempo sarà usufruibile da tutti.

Monitoreremo la disoccupazione e l’occupazione cittadina, ad oggi ignorata dalle amministrazioni che ci hanno preceduto, per ben modulare i futuri interventi.
SICUREZZA
La nostra idea di fondo parte dalla convinzione che per rafforzare il senso di sicurezza nelle persone occorra investire nella prevenzione attivando politiche pubbliche di lungo periodo e dal presupposto che l'insicurezza urbana è la percezione del pericolo e della paura nel territorio e che la criminalità non è frutto di una predisposizione individuale quanto di fattori che creano e favoriscono le opportunità criminose
Per conseguire tali effetti sarà indispensabile portare a compimento i seguenti dieci punti:
1.      Alleviare la carenza di organico del corpo, traendo dagli uffici, idoneo personale amministrativo da adibire a mansioni non operative, (come il controllo dei parchimetri, e la consegna delle notifiche) per liberare risorse umane destinate agli importanti compiti di pubblica sicurezza.
2.      Allo stesso scopo prendere in considerazione la possibilità di ridistribuire su altri uffici il carico burocratico che grava sulla Polizia Municipale, liberando agenti da impiegare per la sicurezza.
3.      Prendere contatto con le organizzazioni locali di volontariato, in particolare con i carabinieri in congedo, per effettuare vigilanza diurna dei giardini comunali frequentati da anziani e bambini.
4.      Anche ad evitare costosi e diseducativi atti di vandalismo, procedere alla chiusura notturna delle aree pubbliche, iniziando dal giardino Morelli, in quanto la cosa è già possibile e di facile realizzazione.
5.      Implementare un numero verde gratuito, verso il quale qualsiasi cittadino possa rivolgersi in maniera del tutto anonima, per denunciare agli addetti alla sicurezza eventuali situazioni di pericolo.
6.       Avviare uno studio, per progettare un adeguato servizio di video-sorveglianza, al fine di poter avere maggior controllo sul territorio. Inoltre si richiede che tale servizio venga messo a disposizione di tutte le forze di polizia del nostro territorio.

CULTURA E SCUOLA
Sarà compito della nostra amministrazione instaurare un dialogo continuo con la scuola per favorire la condivisione di quelle risorse importantissime delle quali la scuola non può fare a meno; nel rispetto dell’autonomia propria dell’Istituzione Scolastica l’Amministrazione Comunale dovrà interagire strettamente con la scuola ed adempiere con puntualità ai propri compiti e doveri.
Il mondo della scuola, della formazione, dell’educazione è strettamente a contatto con quello della cultura.
Purtroppo fino ad oggi questi due aspetti dello stesso problema sono rimasti distinti e poco coordinati, perché le risorse della cultura sono state ampiamente profuse a un target limitato. Fino ad ora la scelta delle amministrazioni passate è stata quella di proporre eventi di valore, ma di alto costo e bassa fruibilità da parte della gente, oppure eventi “popolari” ma di valore culturale molto minore. Occorre promuovere il più ampio coordinamento con tutte quelle realtà che ci consentano  di proporre eventi di grande valore culturale e ampia fruibilità da parte dei cittadini ad un costo più contenuto aprendo il teatro comunale Garibaldi qualche sera in più.
NUOVI SPAZI PER LA CULTURA
Posizionamento del centro informazioni turistiche al piano terreno del Palazzo Pretorio di Figline ed in centro ad Incisa.
Il Palazzo Pretorio nei piani superiori deve divenire un area museale permanente aperta tutto l’anno; occorre altresì che parte degli introiti ricavati dalla tassa di soggiorno siano  destinati al personale che occorre per tenere aperti tutti quei luoghi di interesse artistico in modo da proporli come visite turistiche, tutto ciò porterà ad un reale incremento del servizio reso in modo da far conoscere al meglio le bellezze artistiche del nostro territorio.
SVILUPPO PER IL SOCIALE
Una città civile  deve garantire a tutti i diversamente abili ed ai malati servizi terapeutici e riabilitativi volti ad assicurare il recupero e il mantenimento di una qualità decorosa della vita, e de deve eliminare tutte le barriere architettoniche, realizzando un programma pluriennale, viste le attuali deficienze.
Ma oltre alle barriere materiali bisogna abbattere ben altri ostacoli: rivoluzione culturale è rispetto per l'altro, specie se più debole.
Questo patto tra compartecipi responsabili e consapevoli di una stessa comunità porta ad una maggiore attenzione per gli ultimi, per i diversi, per i più deboli.
Occorrerà inoltre provvedere ad un ampliamento e degli asili nido, e dei centri estivi, per poter fornire un maggiore  supporto ai giovanissimi, alle famiglie, ai disabili ed agli anziani.
CRITICITA’
No alla discarica delle Borra, ancora prevista dal piano provinciale dei rifiuti. Lo stesso piano ne evidenzia infatti a più riprese la criticità e il costo. La nostra difesa di quel territorio sarà strenua e senza sconti. Se disposizioni di legge superiori ci costringessero a impegnare comunque quell’area dovranno essere concessi massimi benefici in termini economici e infrastrutturali per la comunità figlinese.
Scuola Lambruschini: una vicenda nata male e che rischia di finire peggio. Un progetto che non abbiamo condiviso, che riteniamo costoso e inadatto al tessuto urbanistico del nostro Centro Storico. Che purtroppo dovrà essere terminato, ma non impegneremo gli sforzi profusi nella fusione dei due comuni per ultimarlo, occorre che gli enti locali maggiori ne trovino una soluzione veloce, tutto ciò non sarà impattante per i cittadini, in quanto nelle casse del comune stazionano tre milioni di EURO che sono fermi per il patto di stabilità, ma a disposizione per l’opera che quindi andrà avanti, come detto in precedenza nel programma, nonostante l’attesa per l’arrivo di nuovi fondi, che se non arriveranno ci costringeranno ad un forte ridimensionamento del progetto.
IMPIANTI SPORTIVI
Al nuovo comune occorre un piano pluriennale, ma soprattutto un patto che impegni più legislature per realizzare tutto ciò che manca.
Occorre realizzare una pista regolamentare per l’atletica, un progetto per la realizzazione del palasport comunale, ma soprattutto dopo innumerevoli scuse, crediamo sia giusto e che il tempo sia maturo per la realizzazione della piscina.
SVILUPPO ARCHITETTONICO E QUALITA' DELLA VITA
L’amministrazione uscente non si è mostrata capace di incidere realmente sullo sviluppo urbanistico del territorio; invece di promuovere interventi di qualità ed a misura d’uomo, ha bloccato le potenzialità del territorio su costruzioni-alveare, non ancora compiute e che forse rimarranno tali. Noi invertiremo questa tendenza, favoriremo il recupero di unità abitative storiche e vivibili, strutturate per famiglie che crescono e non per single. Il programma mira, come accennato, a provocare una svolta che vede le potenzialità della futura crescita demografica verso una realtà cittadina apatica, che non mostra alcuna progettualità, ma si manifesta solo come un dormitorio metropolitano.
La qualità della vita va intesa come miglioramento delle condizioni generali del singolo all'interno di una comunità consapevole dei valori della vita.

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