“Basta con lo spam di Giulia Mugnai”. Le liste concorrenti: “Sia tutelata la privacy, il commissario Garufi verifichi il rispetto delle regole da parte di Giulia Mugnai (Pd) ed eventuali fughe di dati sensibili dal Comune”.
Un vero e proprio spam elettorale. Ormai da settimane molti cittadini di Figline ed Incisa hanno visto arrivare alla propria casella di posta elettronica mail da parte di Giulia Mugnai, candidata sindaco del Pd, senza che abbiano fornito il loro indirizzo né tantomeno dato il loro assenso all’utilizzo dei dati personali. E’ la denuncia pubblica lanciata delle cinque liste che concorrono alle elezioni amministrative: Idea Comune, Insieme Figline Incisa, Movimento 5 Stelle, Pdl-Udc, Salvare il Serristori.
“Le mail – sottolineano i candidati sindaco delle cinque liste - sono giunte a persone che non hanno fornito i propri indirizzi di posta elettronica alla coalizione di Giulia Mugnai, e che non hanno nemmeno votato alle primarie del Pd. Con quali modalità sono stati reperiti gli indirizzi? La candidata sindaco del Pd mostri le liberatorie di chi è inserito nella newsletter e faccia piena chiarezza sull’accaduto spiegando le modalità con le quali sono stati reperiti gli indirizzi e se abbia affidato il servizio a società esterne, nel nome della trasparenza, della correttezza e della sobrietà elettorale. Ricordiamo che sulla materia anche il Garante della Privacy si è recentemente espresso fornendo una dettagliata indicazione sul corretto utilizzo delle e-mail per la propaganda elettorale”.
I cinque candidati sindaco, riservandosi la possibilità di informare la magistratura dell’accaduto, hanno anche consegnato una lettera al commissario Antonio Lucio Garufi chiedendo “di verificare la correttezza di tali modalità di propaganda ed eventuali fughe di dati sensibili da parte dell’amministrazione pubblica, visto il numero impressionante di mail inviate da Giulia Mugnai”.
Infine un invito anche ai cittadini a verificare l’arrivo di eventuali e-mail indesiderate, ricordando che il Garante della Privacy, con il provvedimento 107 del 6 marzo 2014 ha ribadito: “l’interessato, rivolgendosi al titolare o al responsabile del trattamento, può in ogni momento esercitare i diritti di cui all'art. 7 del Codice. Al riguardo, può accedere ai suoi dati personali, chiederne l'origine, l'aggiornamento o la rettifica; ottenere gli estremi identificativi del titolare o del responsabile, l'indicazione dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati; infine può richiedere la cancellazione o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e può opporsi al trattamento per motivi legittimi”.
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